Vincenzo Montella. Da “aeroplanino” a “principe dei conti”
Esami di Stato 2008-2009. Vincenzo Montella durante la prova orale
Un tifo da Curva Sud
Un'incantevole chiesetta di Torre Maura - Roma - (foto d Roberto Maurizio)
Vincenzo Montella passerà alla storia della “Magica Roma” come l’«aeroplanino» e resterà nel cuore di tutti gli studenti dell’Istituto Paritario Giacomo Leopardi della capitale come "principe dei conti". Montella, infatti, si è distinto per la forza di volontà e per l’impegno profuso nel conquistare il diploma di “Perito commerciale ed aziendale, corso Igea”. Il Ragionier Montella ha conquistato questa "meta" diplomandosi con l’ottima valutazione: 85/100. A Roma, in una giornata torrida del mese di luglio, tutta via del Pettirosso e quasi tutta Torre Maura hanno partecipato attivamente alla grande performance dell’«aeroplanino». Il “tifo” per il candidato “Montella” è stato “bipartizan”: sembra che anche qualche alunno “biancoceleste” abbia manifestato la sua “solidarietà solamente temporanea” per lo studente modello Vincenzo, che ha sbalordito tutta la Commissione d’esame. Durante la prova orale, ha risposto con prontezza e con proprietà di linguaggio a tutte le domande delle numerose discipline. In italiano e storia ha dato il massimo. Le sue risposte non si sono limitate al programma ministeriale. Hanno spaziato nel mondo della cultura toccando temi non solo italiani. Là dove però, il candidato Montella ha fatto valere la sua preparazione professionale è stata la materia più ostica del corso di ragioneria Igea: Economia aziendale. L’ex centravanti giallorosso ha risposto a tutte le domande che gli sono state sottoposte sul bilancio di esercizio. Montella, in particolare, ha commentato tutte le poste del bilancio d'esercizio della A.S. Roma S.p.A. Ovviamente, il candidato ha trattato l’argomento solo fiscalmente e civilisticamente: lo Stato Patrimoniale, il Conto economico, la Nota integrativa, il Rendiconto finanziario. Certo, il bilancio d’esercizio della Roma, in questo momento di crisi globale, non gode di ottima salute. Tuttavia, come ha sottolineato Montella, quello che è da valutare nelle poste significative dei ratios della società non sono solo le condizioni di partenza, ma sono gli outlooks, i trend dei principali indicatori.
Il Preside Giuseppe Calzone
Montella, durante gli esami di Economia aziendale dell'anno scorso (foto di Roberto Maurizio)Montella si è presentato davanti alla Commissione d’esame di Stato, della quale faceva parte anche il Professor Giuseppe Calzone, Preside della scuola, insieme ad altri quattro studenti, che alla fine gli hanno chiesto l’autografo. Montella si era presentato un anno fa alla scuola e aveva studiato, sempre da privatista, per ottenere l’idoneità alla quinta classe. Quel titolo gli ha permesso di fare l’esame e di conseguire il diploma. Il Professor Calzone è rimasto piacevolmente colpito dal Montella - studente: « Ho apprezzato il suo impegno, si è preparato con alcuni insegnanti privati, non potendo frequentare con continuità le lezioni, considerato che fino a poche settimane fa era ancora alle prese con gli allenamenti. Ci teneva a questo diploma e credo che si senta gratificato dall’ottima valutazione ottenuta».
Lontano dai riflettori, vicino ai giovani

Montella ha ripreso a studiare dopo aver lasciato le scuole da ragazzo, per dedicarsi a tempo pieno al calcio. Adesso Vincenzo si sta calando nella nuova realtà, vuole cominciare l’esperienza di allenatore con umiltà, cercando di imparare. L’attività dei “Giovanissimi nazionali” comincerà il 10 agosto. Ci sono stati un paio di club di serie A che gli avevano offerto la possibilità di continuare a giocare a certi livelli, ma l’«aeroplanino» ha preferito dire basta. Non ha più voluto muoversi da Roma, dopo l’esperienze del Fulham e del ritorno alla Sampdoria. Ha scelto Roma, la sua città e una nuova vita lontano dai riflettori.Pomigliano sempre nel cuoreVincenzo Montella, nato a Pomigliano d’Arco, il 18 giugno 1974, giocatore di calcio, attaccante della Sampdoria, in prestito dalla Roma, ha esordito nella stagione 1990/91, in serie C1 con l’Empoli, dove rimase per cinque anni prima di passare in Serie B al Genoa dove resta una sola stagione per fare di nuovo il salto di categoria, passando in Serie A alla Sampdoria. È qui che Montella trova la sua consacrazione di goleador. Il risultato è strepitoso segna gol a raffica e porta la sua squadra alla qualificazione in Coppa Uefa. Montella segnerà 22 reti in 28 partite, miglior score di sempre da parte di un debuttante italiano in Serie A. L'anno dopo Montella continua a segnare a raffica: 20 reti in 33 gare, il partenopeo è sempre più bandiera blucerchiata. La storia d'amore tra Vincenzo e la Samp si interrompe però un anno dopo, quando un infortunio (pubalgia) ferma il giovane attaccante e mette in grande difficoltà la Samp, che a fine stagione retrocede in Serie B. Sono comunque 12 le marcature dell'Aereoplanino in 22 partite. Mantovani lo cede alla Roma, dove Montella spicca il volo affermandosi definitivamente come una delle punte più forti d'Europa.
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