Ifad. Contro la povertà e la fame
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio

Sviluppo agricolo, cooperazione e solidarietà
Più di 3/4 dell'oltre un miliardo di persone estremamente povere nel mondo vivono nelle aree rurali e, per la loro sopravvivenza, dipendono dall'agricoltura e da attività ad essa correlate. Investire in agricoltura e nello sviluppo rurale significa non solo aumentare la qualità della vita delle donne, bambini e uomini poveri delle aree rurali, ma anche stimolare la crescita economica di intere regioni. Questa è la “filosofia” attraverso cui si muove un organismo internazionale, non a caso nato a Roma, nella Città Eterna dalla quale si irraggiano i segni perpetui della cooperazione e della solidarietà internazionale, soprattutto verso i più poveri.
Programmazione dello sviluppo e assistenza tecnica e finanziaria
Il Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo, l’International Fund for Agricultural Development (Ifad), è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che fa capo all’Ecosococ (Economic and Social Council). Il Consiglio economico e sociale compiere o promuovere studi o relazioni su questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative, sanitarie e simili, e può presentare Raccomandazioni riguardo a tali questioni all’Assemblea Generale, ai Membri delle Nazioni Unite, ed agli istituti specializzati interessati. L’Ecosoc è composto da 54 membri nominati per tre anni ed è l'Organo consultivo e di coordinamento dell'attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni ad esse collegate. Tra i suoi compiti citiamo: programmare lo sviluppo economico e l'assistenza tecnica e finanziaria ai paesi meno sviluppati; promuovere studi o relazioni su questioni economiche, sociali, culturali e sanitarie. Il Consiglio economico e sociale opera mediante molteplici commissioni funzionali e quattro commissioni economiche: per l'Europa (Ece), l'Asia e l’Estremo Oriente (Ecafe), l'America Latina (Ecla) e l'Africa (Eca).
Il Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo, l’International Fund for Agricultural Development (Ifad), è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che fa capo all’Ecosococ (Economic and Social Council). Il Consiglio economico e sociale compiere o promuovere studi o relazioni su questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative, sanitarie e simili, e può presentare Raccomandazioni riguardo a tali questioni all’Assemblea Generale, ai Membri delle Nazioni Unite, ed agli istituti specializzati interessati. L’Ecosoc è composto da 54 membri nominati per tre anni ed è l'Organo consultivo e di coordinamento dell'attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni ad esse collegate. Tra i suoi compiti citiamo: programmare lo sviluppo economico e l'assistenza tecnica e finanziaria ai paesi meno sviluppati; promuovere studi o relazioni su questioni economiche, sociali, culturali e sanitarie. Il Consiglio economico e sociale opera mediante molteplici commissioni funzionali e quattro commissioni economiche: per l'Europa (Ece), l'Asia e l’Estremo Oriente (Ecafe), l'America Latina (Ecla) e l'Africa (Eca).
Contro la povertà rurale
L'Agenzia specializzata Ifad è stata Istituita per decisione della Conferenza Mondiale sull'Alimentazione del 1974, come Agenzia specializzata delle Nazioni Unite. L’Ifad ha un mandato preciso, unico fra tutte le Istituzioni finanziarie internazionali: combattere la fame e la povertà rurale nei paesi a basso reddito e con deficit alimentare. L'Ifad vuole incrementare la produzione alimentare, elevare il reddito, migliorare le condizioni igieniche, i livelli nutrizionali e di istruzione e porre le basi di un benessere duraturo e sostenibile per tutte queste popolazioni che ancora oggi vivono al di sotto degli standard minimi di sussistenza. L’Ifad è un “Partenariato” unico nel suo genere, composto da 165 paesi (2009) di cui solo 23 ono paesi sviluppati, tra membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec), dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e altri paesi in via di sviluppo. L’Ifad, che ha sede a Roma in via Paolo di Dono 44, tel (+39) 0654491, e-mail ifad@ifad.org, sito ufficiale www.ifad.org, insieme alla Fao (Food and Agricolture Organization, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura) e al Wfp (World Food Programme, Programma alimentare mondiale – Pam -) costituisce il “Polo delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura”. Le risorse finanziarie dell’Ifad derivano dai contributi versati dagli Stati membri attraverso ricostituzioni (replenishments) periodiche, ma anche attraverso il rimborso di prestiti e o da redditi da investimento. In conformità con il proprio mandato, l’Ifad fornisce risorse finanziarie ai paesi beneficiari attraverso l’erogazione di prestiti a condizioni molto agevolate, mentre il finanziamento dei progetti di sviluppo è coperto in parte attraverso i contributi dei donatori bilaterali e o multilaterali ed in parte attraverso le risorse provenienti dagli stessi paesi beneficiari. Le aree principali in cui si sono concentrati i programmi dell’Ifad sono: accesso ai mercati ed alle risorse produttive; infrastrutture e gestione delle risorse idriche; servizi finanziari destinati a piccole imprese e sviluppo rurale sostenibile.
L'Agenzia specializzata Ifad è stata Istituita per decisione della Conferenza Mondiale sull'Alimentazione del 1974, come Agenzia specializzata delle Nazioni Unite. L’Ifad ha un mandato preciso, unico fra tutte le Istituzioni finanziarie internazionali: combattere la fame e la povertà rurale nei paesi a basso reddito e con deficit alimentare. L'Ifad vuole incrementare la produzione alimentare, elevare il reddito, migliorare le condizioni igieniche, i livelli nutrizionali e di istruzione e porre le basi di un benessere duraturo e sostenibile per tutte queste popolazioni che ancora oggi vivono al di sotto degli standard minimi di sussistenza. L’Ifad è un “Partenariato” unico nel suo genere, composto da 165 paesi (2009) di cui solo 23 ono paesi sviluppati, tra membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec), dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e altri paesi in via di sviluppo. L’Ifad, che ha sede a Roma in via Paolo di Dono 44, tel (+39) 0654491, e-mail ifad@ifad.org, sito ufficiale www.ifad.org, insieme alla Fao (Food and Agricolture Organization, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura) e al Wfp (World Food Programme, Programma alimentare mondiale – Pam -) costituisce il “Polo delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura”. Le risorse finanziarie dell’Ifad derivano dai contributi versati dagli Stati membri attraverso ricostituzioni (replenishments) periodiche, ma anche attraverso il rimborso di prestiti e o da redditi da investimento. In conformità con il proprio mandato, l’Ifad fornisce risorse finanziarie ai paesi beneficiari attraverso l’erogazione di prestiti a condizioni molto agevolate, mentre il finanziamento dei progetti di sviluppo è coperto in parte attraverso i contributi dei donatori bilaterali e o multilaterali ed in parte attraverso le risorse provenienti dagli stessi paesi beneficiari. Le aree principali in cui si sono concentrati i programmi dell’Ifad sono: accesso ai mercati ed alle risorse produttive; infrastrutture e gestione delle risorse idriche; servizi finanziari destinati a piccole imprese e sviluppo rurale sostenibile.
Uscire dalla povertà
L'Ifad, dal 1978 ad oggi, ha finanziato più di 700 progetti e programmi in 119 paesi e territori per un ammontare complessivo di circa 11 miliardi di dollari a tassi agevolati e donazioni ai paesi in via di sviluppo, mettendo circa 340 milioni di persone in condizione di uscire dalla povertà. Ma l'impegno lanciato dai Millennium Development Goals, che ha posto la riduzione della povertà in cima agli obiettivi da raggiungere al più presto, vedrà l'Ifad e le sue strutture ancora più impegnate nei prossimi dieci anni. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle attività, negli ultimi anni l’Africa Sub-Sahariana ha ottenuto la maggior parte dei finanziamenti Ifad, seguita dall’area dell’Asia e del Pacifico, l’America Latina ed i Caraibi, mentre il Medio Oriente ed il Nord Africa hanno ricevuto una quota di prestiti pari al 10%. Tra i 165 stati membri dell'Ifad, l'Italia occupa l'ottavo posto per contributi finanziari erogati all'agenzia. Durante la più recente ricostituzione delle risorse dell'Ifad, l'Italia è stata seconda solo agli Stati Uniti d'America per il contributo che si è impegnata ad erogare. L'Italia, uno dei 192 paesi che ha adottato la Dichiarazione del Millennio del 2000, convinta sostenitrice dell’Accordo di Monterrey del 2002, si è impegnata a mobilitare risorse finanziarie e ad ottimizzarne l'uso per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
L'Ifad, dal 1978 ad oggi, ha finanziato più di 700 progetti e programmi in 119 paesi e territori per un ammontare complessivo di circa 11 miliardi di dollari a tassi agevolati e donazioni ai paesi in via di sviluppo, mettendo circa 340 milioni di persone in condizione di uscire dalla povertà. Ma l'impegno lanciato dai Millennium Development Goals, che ha posto la riduzione della povertà in cima agli obiettivi da raggiungere al più presto, vedrà l'Ifad e le sue strutture ancora più impegnate nei prossimi dieci anni. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle attività, negli ultimi anni l’Africa Sub-Sahariana ha ottenuto la maggior parte dei finanziamenti Ifad, seguita dall’area dell’Asia e del Pacifico, l’America Latina ed i Caraibi, mentre il Medio Oriente ed il Nord Africa hanno ricevuto una quota di prestiti pari al 10%. Tra i 165 stati membri dell'Ifad, l'Italia occupa l'ottavo posto per contributi finanziari erogati all'agenzia. Durante la più recente ricostituzione delle risorse dell'Ifad, l'Italia è stata seconda solo agli Stati Uniti d'America per il contributo che si è impegnata ad erogare. L'Italia, uno dei 192 paesi che ha adottato la Dichiarazione del Millennio del 2000, convinta sostenitrice dell’Accordo di Monterrey del 2002, si è impegnata a mobilitare risorse finanziarie e ad ottimizzarne l'uso per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Nwanze, tre continenti e ricerca

Il quinto Presidente dell’Ifad è Kanayo F. Nwanze che ha assunto la carica il 1° aprile 2009. Nigeriano, Nwanze ha una profonda comprensione delle complesse realtà legate allo sviluppo. Porta all’Ifad un’esperienza trentennale, guadagnata lavorando in tre continenti diversi, nel campo della riduzione della povertà attraverso l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la ricerca. Nei dieci anni in cui è stato direttore generale del Centro Africano per il Riso (Warda), Kanayo F. Nwanze ha avuto un ruolo fondamentale nell’introduzione e nella promozione del Nuovo Riso per l’Africa (Nerica), una varietà di riso molto produttiva e particolarmente resistente alle siccità e ai pesticidi, concepita appositamente per essere coltivata sui terreni africani. Egli ha trasformato il Warda da un‘associazione il cui raggio d’azione era limitato ai paesi dell’Africa occidentale ad un’organizzazione con fama internazionale di eccellenza operante su tutto il territorio africano, aumentando le risorse umane, economiche e finanziarie del Centro. In precedenza, ha anche ricoperto incarichi di rilievo in diversi centri di ricerca affiliati con il Gruppo Consultivo sulla Ricerca Agricola Internazionale (Cgiar), all’interno del quale ha promosso lo sviluppo di partenariati tra il settore pubblico e quello privato. Prima di assumere la guida dell’Ifad, Kanayo F. Nwanze è stato per due anni vicepresidente del Fondo. In quel periodo ha promosso, curandone l’attuazione, l’introduzione di processi fondamentali che hanno migliorato la qualità delle operazioni dell’Ifad nei paesi in via di sviluppo. Laureato in scienze agrarie presso l’università di Ibadan, Nigeria, nel 1971, Kanayo F. Nwanze nel 1975 ha ottenuto un dottorato in entomologia agraria dalla Kansas State University, Stati Uniti. Autore di numerose pubblicazioni, Kanayo F. Nwanze è membro di molte associazioni scientifiche e ha fatto parte del consiglio di amministrazione di varie istituzioni. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.